Marcia o crepa recita il motto delle Legione Straniera, cosa centra con la maratona? Centra centra , leggete e lo scoprirete.
Ci eravamo lasciati più di un anno fa al termine delle maratona di Venezia, seduto su una bitta lungo Canal Grande, passata la delusione del mancato obiettivo, mi godevo lo spettacolo di una città unica e meravigliosa. Davanti le insistenze di un addetto del servizio che insisteva perché mi alzassi, una riposta secca e perentoria “ue bagai! Io ho fatto la maratona”. Perché che la si corra in 2h30, 3h 28 (è diventato il nuovo limite) 4h 30, una maratona è una maratona, e solo chi l’ha provata sa cosa vuol dire preparare, allenarsi e correre una maratona, i sacrifici la fatica l’impegno. Ma cosa ci faccio alla maratona di Padova, avevo detto mai più maratona. Tutta colpa di Davide Tornitore e Salvatore Patanè (quoque tu Salvatore filii mi!),che da buoni venditori televisi di pentole e materassi, al termine della regata di San Gaudenzio, perché per il vento più che una mezza maratona era sembrata una regata di Coppa America, mi avevano tirato la fregatura così con un set di pentole e coperchi e due materassi in puro lattice avevo vinto la partecipazione alla maratona di Padova.
Eh così vai di mezze, lunghi al parco con Davide e Salvo Fausciana, per preparare la maratona sveglia presto la domenica mattina, perché in settimana non posso allenarmi. Fino all’ultima settimana di scarico e qui incominciano i guai lunedì mi sveglio con la febbre e una forte raffreddore, martedì tosse e bronchite, venerdì neanche le abili mani del fisioterapista hanno risolto il problema della contrattura alle gambe, diagnosi “troppo stress non le hai fatte riposare, corsa, bici, spinning i pesi…” le premesse ci sono tutte per un ritiro in grande stile. Nonostante i suggerimenti di tanti a non correre, sabato decido di partire lo stesso e di onorare l’impegno, parto e corro fino a quando ce la faccio, marcia o crepa, si vedrà. Così con Davide e Mac partiamo alla volta di Padova. Ritiriamo i pettorali e poi a cena, al ristorante; i runner li riconosci perché mangiano solo un piatto di pasta, tutti tranne MAC che sceglie gnocchi verdi ripieni al gorgonzola e patatine fritte! Eh poi tutti a nanna, domani sveglia all’alba. Impietosa suona la sveglia a fatica ci alziamo tutti e tre, colazione e trasferimento allo stadio da qui navetta per il punto di partenza, ritroviamo Kekko con i suoi allegri fans e Antonio Davide un po’ assonnato mah gasattissimo. Partiamo insieme io e Mac, lo seguo, passo 5.09 preciso chiacchieriamo un po’, qualche parola con BART un olandese attraversando la campagna, un lungo rettilineo di non so quanti km con una curva ogni tanto, quelli che piacciono a Davide, il percorso è noioso e le sensazioni non sono delle migliori, ogni tanto con Mac facciamo il punto ed il bollettino medico non è dei più rassicuranti. Al 19 km la prima crisi sono svuotato non sento le gambe, quasi quasi mi fermo e mi ritiro, non si può marcia o crepa! Precisi manteniamo 5.09 fino al 27 km, nel frattempo mi sono ripreso, a questo punto cede Mac, che mi seguiva, mi giro non lo vedo più, il ginocchio ha ceduto, decido di proseguire se mi fermo non riparto più, tanto al 33 mi fermo, mi raggiungerà. Continuo fino al 37 km passo costante 5.09 preciso, incomincio a crederci. A quel punto eccoli i crampi, le prime avvisaglie prima la gamba sx e poi la dx, e un continuo alternarsi, rallento cammino un pò di stretching e riparto anche se i palloncini delle 3h 45 mi hanno sorpassato, voglio arrivare alla fine, oramai siamo entrati nella piazza vedo i gonfiabili sento la voce dello speaker, tra due ali di folla supero il 42 km ed ecco che arriva il crampo la gamba sx si blocca, mi pianto lì, devo arrivare alla fine marcia o crepa , zoppicando percorro gli ultimi metri, tra il pubblico riconosco Patanè che mi incoraggia. La gambe sx si è vendicata di tutti gli strapazzi ed impietosa si è vendicata togliendomi il piacere dell’arrivo di corsa. Ritrovo Davide, anche lui ha sofferto di crampi, sopraggiunge Mac che ha tenuto duro fino alla fine senza mollare.
Noioso il percorso ma un 10 all’organizzazione, perfetta in ogni fase, bello solo l’arrivo, 10 ai miei compagni di avventura Davide perché anche se non nelle migliori condizioni ci ha creduto e provato fino alla fine, a Mac che mi ha sopportato e tirato fino al 27 km, per aver tenuto duro e portato a termine la maratona nonostante il dolore al ginocchio, all’allegro Kekko che ha migliorato il suo PB, ad Antonio Davide che ha fatto il PB, però dal Vava oltre alla scheda fatti fare anche la dieta pre gara!
Arrivederci alla prossima maratona….
Scritto da Federico Operato