Il calvario del Segredont

Quest’inverno non mi sono preparato e dalla maratona di Venezia 2013 non partecipo a competitive, ma sento il richiamo della corsa e non potrò farmi trovare impreparato all’arrivo della nuova divisa. Quindi eccomi a Vertova, val Seriana, ad affrontare la prima sky race della mia “carriera” di runner. Arrivo in paese presto, parcheggio in centro e ritiro il pettorale. Nel frattempo arrivano gli altri e per ultimo Oswo che, ormai abituato a certe competizioni, non sente più la pressione della gara.

Il gruppo dei Runnersdesio (o Hills Angels?) è nutrito. Sono presenti Ivan, Oswo, Ka, Vitto, Ciavarella, Mac, Luciano ed il Maffo….. con me siamo in 9 e sarebbe bello fosse sempre così. In attesa della partenza ci guardiamo tutti in faccia chiedendoci chi ce l’ha fatto fare, qualche sfottò ben distribuito, commenti alle nuove scarpette lustre di Vitto e Ka, un po’ di riscaldamento, qualcuno osa prevedere tempi, e poi via, si parte.

Mentre scrivo, mi rendo conto che le mie cronache si assomigliano un po’ tutte in quanto “fatte dal fine gruppo”. Infatti, che siano sky o 10k la mia posizione è sempre quella di coda.

Dopo pochi km di salita i Runnersdesio spariscono dalla mia vista e li ritroverò solo all’arrivo. In fondo alla corsa si forma un gruppetto di tapascioni e per qualche km ci si fa compagnia. Guardandoci indietro vediamo la scopa che sarà un paio di minuti dietro di noi e l’orgoglio ci fa aumentare il passo. Non si riesce a correre se non in brevi tratti di falsopiano e la fatica è veramente molta. I primi 9km sono solo salita con pendenze che passano il 20% e l’unica è trovare un passo che permetta di arrivare in cima al Segredont ancora vivo e con le forze per scendere. Gli ultimi 2 km di salita sono incantevoli, un vero sentiero di montagna con qualche saliscendi ed il panorama è veramente bello, anche se la giornata con foschia non ha permesso una vista sicuramente migliore.

Arrivo al ristoro del Bivacco (km 9 dove si svalica) stanchissimo ma con voglia di correre perché finora …. solo camminata!

Ed allora via, giù in discesa con un buon ritmo e con le gambe che reggono, nella speranza di recuperare un pò di tempo e perché no….. qualche posizione. La discesa è molto ripida e tecnica e le insidie sono dietro l’angolo. Al km 12, mentre procedevo bene, mi sono distratto per salutare due volontari che presidiavano un dosso e sono inciampato. Ho fatto un volo in avanti e mentre cadevo mi è anche venuto un crampo al polpaccio….. I volontari mi hanno soccorso e aiutato a stirare la gamba. Resto li con loro per qualche minuto indeciso se riprendere o lasciare. In ogni caso devo scendere ed allora via si riparte con la missione di arrivare in fondo. Il passo però non è più quello di prima e devo alternare corsa a camminata. Ciò mi permette di godere del bellissimo scorcio che accompagna il sentiero a fianco di un ruscello con cascate e pozze naturali. Veramente bello…. anche se un po viscido. Si passa qualche guado e ci si rinfresca, fino ad arrivare a 2 km dal traguardo quando c’è da affronatre un’ultima salita, ma che nulla ha a che vedere con l’ascesa iniziale. Ultimo km in paese con arrivo davanti all’oratorio in 3h e 54’.

Tutti i Runnersdesio sono già arrivati. Ivan è volato in 2h43’ (ma come faiiiii) seguito da Oswo sempre sotto le tre ore. Mac e Luciano per poco non riescono anche loro a star sotto le 3 ore mentre il Maffo e Vitto arrivano a 3h18’, il primo tranquillo il secondo un po’ meno (vedi foto). E’poi il turno di Ka 3h29’ e Domenico in 3h42’ (un po’ claudicante per la cervicale). La gara è stata molto impegnativa ma stupenda. Non ho potuto partecipare al terzo tempo in quanto ospite di un collega che abita in zona ma dal banchetto che ho visto credo sia stato ottimo.

Cari Angels arrivederci al Vibram e mi raccomando, Vitto fregatene della stanchezza, del risultato e del tempo e vieni anche tu che ci si diverte…

Scritto da Paolo Mapelli

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