Esportiamo il maculato nel mondo!

Da New York a Berlino, da Budapest a Boston, da Valencia a Londra, Parigi, Cracovia e via via altre città europee e del mondo che hanno visto sfrecciare per le loro vie il maculato dei runners Desio.Questa volta  è toccato alla capitale danese. Per questo viaggio-maratona mi sono appoggiato all’agenzia di Parma Ovunque Running che rispetto a terramia offriva dei prezzi più convenienti; partenza il 16 rientro il 19…..o meglio…. sarei dovuto partire il 16 ma purtroppo causa sciopero all’aereoporto Malpensa e chiusura con larghissimo anticipo dei check-in l’ho preso nel lisca e sono rimasto appiedato….. Riesco solo ad ottenere di partire il giorno dopo stesso volo stessa ora, ma un giorno dopo cazzo!!! Il giorno successivo tutto liscio fortunatamente arrivo regolare nel primo pomeriggio mi sistemo al volo in albergo tralaltro vicinissimo alla partenza e via all’expo per il ritiro del pacco gara che è un vero e proprio “pacco” nel senso che oltre una normalissima magliettina e il pettorale col chip nn c’è niente altro. La giornata è bellissima sole caldo e piacevole solo una brezza che però nn disturba. Evidentemente di giornate così non devono vederne molte i danesi e quando capita affollano le rive dei canali, i parchi giardini fanno grigliate in ognidove e bevono (quello lo fanno sempre anche quando piove) cazzarola se bevono, nn è raro vedere anche ragazze giovani e carine nn reggersi in piedi da tanto hanno bevuto. IL giorno dopo, giorno della maratona ovviamente tuttaltro clima nuvole che minacciano pioggia e il vento che ieri col sole nn dava fastidio oggi si fa sentire pesantemente. La partenza è alle 9,30 arrivo lì circa alle 8,15 ma stranamente trovo ancora tutto o quasi in divenire. Poca gente pochissimi corridori nn uno speaker che annuncia alcunchè nessuna musica diffusa dagli altoparlanti…. per un attimo penso di avere sbagliato orario…. Copenaghen sembra ancora dormire o smaltire i postumi del sabato sera. La via della partenza nn è certo come il ponte di Verrazzano da dove parte la maratona di NY anzi è un budello piuttosto stretto così il serpentone dei partecipanti è molto molto lungo tanto che dal momento dello start a quando passo sotto lo striscione sono gia passati quasi 8 minuti. Non sono affatto in forma (ma quando mai riuscirò ad esserlo?) ed il tempo di 3h32′ fatto a Venezia so che è impossibile. Vorrei seguire i palloncini delle 3h40′ ma mi trovo imbottigliato dietro quelli delle 4h. Al 6° km circa raggiungo quelli dei 3e50 e li supero, spavado mi lancio all’inseguimento dei 3 e 40. Correndo il vento sembra meno fastidioso ma il cielo si fa sempre più grigio e i palloncini da me vanamente inseguiti nn sono mai riuscito a vederli neppure da lontano. Il percorso della maratona è di 2 giri pressochè uguali nel centro della città e anche se Copenaghen è carina ripetere due volte quasi lo stesso percorso non è il massimo della felicità. Così capita che al 27° km circa incroci ancora quello che avevi visto al 7° con in mano lo stesso cartello che ti raccomanda keep calm and run…. e io sono calm, molto calm, ma  al 27° km di run ero gia stanc!!! Così via via rallento il passo, sapevo di nn averne gran che ma francamente speravo di “spegnermi” più tardi. Vengo risuperato dai palloncini delle 3h50′ e penso di nn riuscire a chiuderla neanche sotto le 4. Per giunta gli ultimi km li ho fatti pure sotto l’acqua e nn è stato certo di aiuto. Mi ha aiutato un po’ la gente numerosa lungo tutto il percorso e anche quando ha iniziato a piovere nn si sono defilati ma sono rimasti lì lungo il percorso fino all’ultimo. Brava gente questi danesi, compassati ma molto partecipi e stoici pure  sotto l’acqua (ma sicuramento loro sono abituati alla pioggia). Chiudo la fatica in 3h52’…. mio solito tempo di merda ma d’altra parte io oramai corro solo per farmi prendere per il culo da Vittorio ch eavra ancora la possibilita di ripetermi il suo solito ritornello “ma tu cazzo corri a fare ma cosa vai in giro a fare il pagliaccio con sti tempi di merda ma lo sai che io ciò 3 e 22, ma nn ti vergogni ma stai a casa…. ” effettivamente ha ragione…. ma devo anche dire che se esistesse una giustizia sportiva cancellerebbe quel tempo ottenuto grazie alle cure dopanti di un tale Huber o come cavolo si chiamava, Huber ora in galera per traffico di sostanze anabolizzanti…, se solo esistesse una giustizia, ma nn esiste e quete toghe (rosse) se la prendono solo col Berlusca e nn con i suoi dipendenti……

Scritto da Tiziano Ripamonti

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