La Brixen Marathon e’ una maratona atipica che si svolge sulla distanza classica dei 42.2K con un dislivello positivo di 2450 M vertical! Parte da Bressanone (BZ) bellissima cittadina dell’altoadige che si trova ad un’altezza di 550 M e si arriva in cima al rifuglio Plose del CAI a 2450 M.
Sapevo che sarebbe stata dura , ma non cosi’ dura come invece si e’ poi palesata… ma andiamo con ordine.
Avevo deciso di iscrivermi a questa maratona , dopo una veloce chiccherara con un runner durante la maratona di Verona. Avevo visto che portava la maglietta della M. di Bressanone e gli ho chiesto le sue impressioni. Ricordo che mi ha squadrato e poi mi detto : bella, ma prenditela comoda!. Questa era una sfida ed a dicembre ero gia’ iscritto!
Quando ho cominciato a programmare la mia preparazione mi sono documentato un po’ in internet per capire cosa era meglio fare: non ho trovato granche’ , il principale suggerimento era di fare collinari e gare in montagna ma di non trascurare la velocita’. Quello che nessuno ti dice e’ che questa gara e’ per il 50% una gara in salita e per il 50% una gara in alta montagna che richiede abitudine alla camminata veloce molto piu’ che alla corsa. Agilita’ e’ la parola magica, ed essere agili a 58 anni e’ un ossimoro.
Ho comunque deciso di fare una preparazione basata sul mio solito programma alternata ad unscite fuori strada (trial e tapasciate) non disdegnando quache veloce mezza. Dico questo perche’ ho cercato di prepararmi al meglio visto che piu’ si avvicinava il momento piu’ piu’ mi cresceva dentro una sottile preoccupazione per la gara.
Ed arriviamo alla gara. La partenza e’ il 2 luglio, sabato dalla piazza del Duomo . Arrivo il venerdi nel tardo pomeriggio accompagnato da mia figlia Marta ed andiamo subito a ritirare il pettorale . Prima grande sorpresa : mentre siamo li parte la Women’s Brixen run, una 5 KM solo per donne, tutte con al maglietta verde, saranno almeno 300-400, comunque tantissime. Grande esempio!
La mattina del 2 luglio la giornata e buona, non fa’ troppo caldo e c’e’ anche il sole . Siamo in circa 500 , si sente parlare solo in tedesco, sicuramente da qui in poi, per il resto della giornata mi sentiro’ parte di una minoranza. Ore 7.30 : si parte!. Dopo un giro per la cittadina per scaldare le gambe si esce dal paese e si comincia a salire e ….non si finira’ piu’! I primi KM sono nei prati alternati a strada bianca e sassosa, quella che chiamano militare. Passiamo accanto a piccoli villaggi di montagna, tutti sono fuori a fare il tifo , anche se ovviamente in maniera composta, in fondo siamo quasi in Austria .
La salita ha degli strappi ma in generale sale gradatamente anche se non molla mai . Ogni tanto spiana per poi ripartire. Gli scenari intorno intanto cambiano e passiamo da prati a boschi per poi ad un certo punto uscire dove non ci sono piu alberi ma solo verde montagna. Io prendo il mio ritmo e cerco di salire tranquillo. Tutto bene fino a circa il 25 KM . Dopo la storia si fa’ piu’ dura , si continua a salire e la fatica si comincia a far sentire. Sempre piu’ spesso devo smettere di correre e vado su camminando ( e’ qui che la camminata veloce assume importanza). Si arriva al GP della montagna, in cima ad un panettone, saremo sicuramente sopra i 2200 M, e la fatica a questo punto e’ enorme. Cerco di alimentarmi e bere , ma e’ veramente fatica dura. Provo anche la Coca Cola per vedere se mi da’ un po’ di boost! Fino al 39 Km la strada prende un sentiero che costeggia su e’ giu il fianco della montagna, si sta in quota, bisogna stare attenti a non inciampare e cadere , ma si riesce a correre. Nessuno in giro, corro (si fa per dire) per KM da solo nel silenzio della montagna.
Al 39 Km arriva la batosta! Mancano 3 Km e tu pensi di essere arrivato , e invece no! Inizia una salita che il pra’ di ratt e’ quasi un ‘aperitivo. Nel frattempo il tempo e’ cambiato , ci sono nuvole basse e salendo non si vede quasi piu’ nulla, inizia a tirare vento ed a piovere. Siamo a 2300 metri di altitudine e comincia fare anche molto freddo. Non so come ma vado avanti. Ho nella testa solo di finirla! Arrivo in cima a questa salita, non so quanto ci ho messo , il mio Garmin e’ morto!. L’ultimo Km e’ completamente nella nebbia con il vento e pioggia a fare da contorno, e’ abbastanza pericoloso , ma ormai mi dico siamo arrivati. Non vedo l’arrivo, ma seguo due ragazzi davanti a me e d’improvviso , nascosto dalla nebbia eccolo il ZIEL! . Non ho emozioni, sono troppo stanco anche per quelle! Piove a dirotto, appena si arriva ci danno da una coperta termica ma non si sa dove andare perche’ tutti sono al riparo sotto le poche tende preparate all’arrivo. Vago alla ricerca della mia borsa che trovo dopo non poca fatica in un fienile li vicino e vado a cambiarmi. Sono esausto, per la prima volta in vita mia faccio fatica a recuperare , tremo non so se per freddo o per la fatica. Un po’ alla volta mi riprendo, me ne sto un po’ in Rifugio fino a quando non smette di piovere . Controllo il telefono e in quel momento mi arriva la notifica del mio tempo 5H 42′, il tempo non e’ granche’ ,accidenti non pensavo che sarei dovuto stare sulle gambe cosi’ tanto! comunque 11mo di categoria , primo dei cittadini !
Man mano che mi tornano le forze e mi preparo a scendere alla cabinovia dove mi aspetta mia figlia, mi rendo conto che e’ stata una grande, difficile, faticosa corsa su per la montagna .corsa con le gambe ma soprattutto con la testa.. e ne valeva veramente la pena!
PS:La gara dopo circa un’ora dal mio arrivo e’stata sospesa perche’ negli ultimi KM era diverata troppo pericolosa e i partecipanti sono stati a questo punto fermati prima per evitare rischi alle persone, questo per dirvi che la situazione non era fra le piu’ facili.
Alla prossima , chissa!
Scritto da Giancarlo Pavan